Jumbo-Visma, il cambio di programma di George Bennett: “Al Tour de France da gregario in una squadra fortissima”

Doveva essere la punta della Jumbo-Visma per il Giro d’Italia 2020. Poi, il Covid-19 ha rivoluzionato tutto, calendario e programmi. Così, George Bennett si è ritrovato come gregario designato in una squadra, quella neerlandese, che andrà al Tour de France 2020 con il dichiarato intento di interrompere il regno del Team INEOS (ex Sky). Il neozelandese, 30 anni, non l’ha presa male, anzi: il suo compito sarà quello di scortare le tre stelle della sua squadra, Primož Roglič, Steven Kruijswijk e Tom Dumoulin sulle salite più complicate della Grande Boucle, al cospetto di avversari di enorme livello.

“Ci sono diversi pro e contro nel mio cambio di programma – le parole di Bennett in un’intervista a Cyclingnews – Da un lato è molto eccitante far parte di una squadra che proverà a portare a casa la Maglia Gialla. Dall’altro, però, io sono naturalmente portato a correre per le classifiche generale. Quindi, mi ritrovo con sensazioni mischiate, non saprei dire cosa è meglio rispetto all’altro aspetto”. Bennett formerà il “gruppo di appoggio” insieme ad altri corridori di notevole valore: con lui ci saranno, infatti, oltre ai tre capitani, Robert Gesink, Sepp Kuss, Tony Martin e Wout van Aert.

Il neozelandese, ottavo al Giro 2018, parla così della sua squadra: “Martin è uno dei migliori gregari quando la strada è piatta, se non il migliore. Van Aert potrebbe vincere la Maglia Verde, se corresse in un’altra squadra. Gesink è stato un paio di volte nei primi cinque al Tour (quinto nel 2010 e sesto nel 2015, per la precisione – ndr) e Kuss è uno che in salita ci sa andare e ha anche già vinto una tappa alla Vuelta a España. Sulla carta è una grande squadra e la cosa mi rende ancora più carico”.

Bennett sottolinea un aspetto importante: “Non abbiamo compiti diversificati e non dovremo lavorare per le volate: c’è un solo obiettivo, ed è la classifica generale. Se ci penso, mi rendo conto che ognuno di noi 8 è una stella in quello che sa fare meglio. Il mio favorito? Per quello che ho visto fare a Roglič, penso di non aver mai visto uno così forte; ma credo che anche i ragazzi della INEOS possano dire lo stesso di Bernal”.

Per le ambizioni personali, invece, il neozelandese dovrà attendere l’anno prossimo: “So che è un periodo pazzo e non si può mai dire, ma so che nel 2021 andrò al Giro d’Italia. La Corsa Rosa sarà il mio grande obiettivo, insieme ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020“.

 

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